Benvenuto autunno! Cambio di stagione con l’Ayurveda
Non c’è dubbio che alcuni momenti dell’anno siano avvertiti in maniera più pesante rispetto ad altri momenti; uno di questi è il cambio di stagione soprattutto quando a settembre si passa dall’estate all’autunno.
Il cambio di stagione è un passaggio davvero delicatissimo sia a livello fisico che a livello psicologico, ed emozionale. I disturbi, i malesseri cronici tornano a farsi sentire, aumentando la stanchezza, il malumore e la tristezza.
L’Ayurveda considera l’alternanza delle stagioni e offre consigli come affrontarle.
Le stagioni nell’Ayurveda
Classificandole in base ai DOSHA, le stagioni sono:
VATA: ultima parte dell’autunno e inverno: da metà ottobre a metà marzo.
PITTA: estate e prima parte dell’autunno, da metà giugno a metà ottobre.
KAPHA: primavera e prima parte dell’estate, da metà marzo a metà giugno.
Mentre se le classifichiamo a livello climatico, le stagioni sono sei:
shishira (inverno), vasanta (primavera), grishma (estate), varsha (stagione delle piogge), sarat(autunno), hemantha (periodo freddo prima dell’inverno).
Il “nostro” autunno comprende le stagioni di sarat e hemantha dominate da pitta e vata. Le separazioni dei periodi non sono da intendersi in modo assoluto ma come periodi intorno alle date che cambiano le stagioni; inoltre bisogna tenere conto del clima e delle variazioni climatiche che variano ogni anno.
In ogni caso, le problematiche legate ai dosha di Pitta e Vata potrebbero emergere e quindi sono da tenere sotto controllo.
Nei primi giorni di autunno, per esempio, le patologie legate a Pitta quali gastriti, pruriti, difficoltà digestive potrebbero aggravarsi o comparire in maniera più incisiva; poi con l’avanzare della stagione e l’arrivo dell’inverno potremmo invece constatare l’aumento delle problematiche legate a Vata e cioè rigidità articolare e/o la secchezza della pelle, articolare, delle giunture, ecc.
Di Vata, poi, è tipica la malinconia o la depressione e in questo periodo dell’anno colpisce molte persone.
Qualche consiglio dall’Ayurveda per affrontare al meglio l’autunno
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Alimentazione
Il cibo è la prima medicina. Lo ingeriamo quotidianamente ed è per questo che dobbiamo curarlo e seguire alcune raccomandazioni.
Deve essere cibo di stagione, vanno limitati i grassi e cibi pesanti. Evitare, man mano che ci si addentra nella stagione fredda, cibi crudi ma prediligere cibi cotti e caldi, come zuppe, verdure cotte al vapore o in umido. E favorire il sapore amaro che aiuta la depurazione del fegato e contrasta la formazione del muco che di forma un po’ di più in inverno
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Movimento
In questo periodo dell’anno cercare di passare più ore all’aperto per favorire l’assorbimento della vitamina D, fondamentale per le nostre ossa, e anche per il nostro umore. Passare qualche ora all’aria aperta inoltre attenua la stanchezza e rafforza le difese immunitarie.
Ideale, sarebbe svolgere un’attività fisica all’aria aperta come camminare e respirare profondamente
Al mattino, al risveglio, dopo le pratiche di igiene del cavo orale, eseguire il saluto al sole
- Non trascurare la respirazione per rinforzare i nostri polmoni e la purificazione dei condotti nasali.
- Osservare che vi sia una regolare evacuazione quotidiana.
- dedicarsi alla cura del proprio corpo, attraverso massaggi, bagni e altre piccole attenzioni, intensifica i risultati ed aumenta il benessere.